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COMUNICATO
STAMPA
PRESS RELEASE
Inaugurazione: martedì 24 settembre
2002 dalle ore 18.30
In anteprima italiana MC Magma
propone la personale del fotografo Ryan McGinley.
Nato nel 1977 in New Jersey, nel
1995 si trasferisce a New York per studiare graphic design
presso la Parsons School of Design. Durante gli studi l’interesse
di Ryan si indirizza verso la fotografia. Inizia così ad aggirarsi
per la città, cominciando a riprendere lo stile di vita di
cui è partecipe. La sua vita e il suo lavoro si trovano alla
confluenza tra l’hip-hop e i graffiti, l’ambiente gay dell’East
Village, il mondo dell’arte e la vita notturna “disordinata”
dei suoi amici. Analogamente a Nan Goldin, Ryan è realmente
parte attiva della cultura che è solito fotografare. Da questo
punto di vista ha sviluppato un’estetica assolutamente nuova.
I suoi lavori sono stati pubblicati su molte riviste, tra
queste: Vice, V, The Fader, Butt, ID, Dazed and Confused e
Index. Recentemente Indexbooks ha pubblicato in un libro monografico
una raccolta di sue fotografie. Tra i suoi ritratti per Index
quelli della batterista jazz Suzy Ibarra, della pop star britannica
Momus e dell’attore cult Leo Fitzpatrick.
RYAN
McGINLEY
Alcune
generazioni hanno il privilegio di rappresentare un'epoca.
L'unicità di certe realtà giovanili occupa una posizione di
rilievo nell'immaginario collettivo. La ragione di tale successo,
oltre a circostanze geografiche e storiche, è da attribuire
a linguaggi che associano a referenze del passato (dalla musica
alla moda), realtà contemporanee: gioventù, trasgressione
e bellezza s'incontrano in un territorio che diventa invidia
per alcuni e modello per molti. Miniera inesauribile per trend
setter, i personaggi di queste scene si spengono rapidamente,
vittime di un consumismo sfrenato, schiacciati dallo sfruttamento
dei loro sogni e dal peso delle loro sconfitte.
Tuttavia
alcuni di loro nutrono una tale passione per la vita da documentarne
ogni istante con rara dedizione. Come spesso accade, solo
pochissimi hanno il talento e la sensibilità di catturarne
i momenti più intensi. Ryan McGinley è sicuramente la voce
più profonda di una delle scene più interessanti degli ultimi
anni. Giovanissimo, Ryan vive e lavora a New York, immerso
nella singolare cricca gay dell'East Village e flirtando con
i graffitisti della Manhattan downtown. Con intensa e precisa
dedizione, questo precoce talento fotografa le scorribande,
i dolori e gli amori di un eclettico gruppo di amici. Considerato
da molti l'erede più promettente di Wolfgang Tillmans e Nan
Goldin, Ryan ha passato gli ultimi anni della sua vita a documentare
alcuni dei personaggi più pittoreschi della sua comitiva.
A differenza di Tillmans, i "modelli" di Ryan sembrano diventare
quasi familiari: la ripetitiva ossessività con la quale ne
fotografa i momenti più o meno gloriosi, dai gesti più quotidiani
agli eccessi di droga e alcool, emoziona e commuove. Lo sguardo
di Ryan è unico, perché lui stesso è parte della subcultura
che fotografa. Come lui stesso dichiara "Ad un certo punto,
ho deciso di diventare il fotografo del gruppo".
Accanto
alla sua produzione di snapshot, McGinley coltiva un ambizioso
progetto: fotografare e "censire" la generazione che popola
la vita in downtown. Per il momento ha raccolto cinquemila
Polaroid che, spera, saranno pubblicate in un libro o acquisite
in blocco da un museo. Come un archivista, Ryan raccoglie
e conserva, documentando la bizzarra vita di una grande metropoli:
con incredibile precisione il suo lavoro ci mostra come, in
barba alle teorie sulla globalizzazione, i gruppi giovanili
si stiano dividendo in posse locali, chiudendosi in colorate
tribù urbane.
Per
la sua prima personale in Italia da MC Magma, Ryan ha deciso
di mostrare la sua più recente produzione, insieme ad una
selezione del lavoro precedente, che lo ha reso famoso in
pubblicazioni come Butt, I.D., Dazed and Confused, Vice (e
più recentemente raccolte in un libro pubblicato da Indexbooks).
Venate di una più malinconica e dolce poesia, le nuove foto
sono forse la prova più evidente del suo talento: la composizione
già matura e precoce, diventa più raffinata, il suo sguardo
evolve, ma non ne perde la freschezza. Gli stessi personaggi
sono cresciuti, sono molto più a loro agio con i propri corpi,
sembrano aver risolto alcune delle giovanili insicurezze.
Paradossalmente la rappresentazione della vita di questi giovani,
anche se popolata di eccessi, sprigiona un'ottimismo ed una
spensieratezza tutta particolare. A venti anni si coltivano
sogni e speranze che saranno destinati a realizzarsi o essere
delusi; Ryan attraverso le sue foto sembra volerci dire che
a New York o qualsiasi altra città del mondo, si vive una
sola volta e ogni attimo merita di essere preziosamente custodito.
Testo
di Daniele Balice
D.B.
è un curatore e critico indipendente. Il suo lavoro si basa
sull’interdisciplinarietà dei suoi interessi: la sua attività
di scrittore spazia ed analizza in modo trasversale altri
ambiti come la musica, la moda e l'architettura, considerando
tutti questi linguaggi fondamentali per l'analisi del contemporaneo.
Ha collaborato con Flash Art, Zingmagazine, Soma e Vogue Italia
oltre che redattore per Intervista.
Ryan
McGinley sarà presente all'inaugurazione martedì 24 settembre
2002 e su appuntamento dal 22 al 27 settembre per incontri
con la stampa.
Durata
dell'evento, dal 24 settembre al 26 ottobre 2002.
Orari
di galleria dal mercoledì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00.
Precedenti
anteprime personali: ANNIKA LARSSON, maggio 1999 - LAETITIA
BENAT, giugno 1999 - GINA TORNATORE, novembre 1999 - GIASCO
BERTOLI, febbraio 2000 - BRUCE LABRUCE, settembre 2000 - JEMIMA
& DOLLY BROWN, novembre 2000 - PIETER SCHOOLWERTH, febbraio
2001 - ANTHONY GOICOLEA, aprile 2001 - IKE’ UDE’, settembre
2001 - TIM DOUD, novembre 2001 - BRIAN CYRIL GRIFFITHS, febbraio
2002 – PIETER SCHOOLWERTH, maggio 2002.
Opening:
Tuesday September 24th, 2002 from 6.30 PM
An
Italian premiere, MC Magma presents a solo exhibition of works
by Ryan McGinley.
He
was born in 1977 in New Jersey, in 1995 he came to New York
to study graphic design at Parsons School of Design. While
at Parsons, Ryan switched to photography. Ryan started hanging
out in New York, where he developed the habit of shooting
around his lifestyle. Ryan's life and work lie at the crossroads
of hip-hop and graffiti, the East Village gay scene, the art
world, and the seedy nightlife of his friends. Like Nan Goldin,
Ryan is very much an active part of the culture he's photographing.
From this perspective, he's developed an aesthetic that's
completely fresh. He has published his work in Vice, V, Butt,
ID, Dazed and Confused, and The Fader, as well as Index. Recently,
a selection of his pictures have been collected in a book
published by Indexbooks. Some of his portraits for Index include
the jazz drummer Suzy Ibarra, the British pop star, Momus,
and cult actor, Leo Fitzpatrick.
RYAN
McGINLEY
Certain
generations have the privilege of representing an age. The
unique nature of certain youth realities occupies an important
position in the collective imagination. The reason for their
success, beyond geographical and historical circumstances,
must be attributed to idioms that associate contemporary situations
with references from the past (from music to fashion): youth,
transgression and beauty come together in territory that is
the envy of some and a model for many. An inexhaustible wealth
of trendsetters, celebrities in these scenes fade quickly,
victims of unbridled consumerism, smashed flat by the exploitation
of their dreams and the weight of their failures.
Nonetheless,
some of them harbor such a passion for life as to document
its every moment with singular dedication. As often happens,
only a rare few have the talent and sensitivity to capture
its most intense moments. Ryan McGinley is undoubtedly the
deepest voice in one of the most interesting scenes of recent
years. Very young, Ryan lives and works in New York City and
is immersed in the unique East Village gay crowd, flirting
with the graffiti writers of downtown Manhattan. With intense
and precise dedication, this precocious talent photographs
the forays, pains, and loves of an eclectic group of friends.
Considered the most promising heir to Wolfgang Tillmans and
Nan Goldin, Ryan spent the last few years of his life documenting
some of the most striking members of his group. Differently
than Tillmans, Ryan's "models" almost seem to become family:
the repetitive obsession with which he photographs their highest
and lowest moments, from their most banal daily activities
to excesses with drugs and alcohol, is both moving and thrilling.
Ryan's point of view is unique, because he is part of the
subculture he photographs. As Ryan himself declared, "At a
certain point, I decided to become the group photographer."
Along
with his snapshots, McGinley also cultivates an ambitious
project: to photograph and "conduct a census" of the generation
that populates life downtown. So far, he has collected five
thousand Polaroids, which, he hopes, will be published in
a book or acquired en bloc by a museum. Like an archivist,
Ryan gathers and stores, documenting the bizarre life of a
great metropolis: with incredible precision, his work shows
how, in spite of globalization, groups of young people are
dividing into local posses, closing themselves in colorful
urban tribes.
For
his first personal show in Italy by MC Magma, Ryan has decided
to show his most recent production, along with selections
from previous work that made him famous in publications such
as Butt, I.D., Dazed and Confused, and Vice (and more recently,
collected in a book published by Indexbooks). Tinged by a
sweeter and more melancholic poetry, his new photos may be
the most convincing proof yet of his talent. His composition,
already mature and precocious, has become more refined and
his point of view has evolved, but it has lost none of its
fresh appeal. The familiar characters have grown, they are
more comfortable with their own bodies, and they seem to have
resolved some of their youthful insecurities. Paradoxically,
the representation of the life of these kids, although full
of excesses, produces a very special optimism and light-heartedness.
Everyone, in their twenties, cultivates dreams and hopes destined
either to come true or to disappoint; through his photos,
Ryan seems to want to tell us that in New York, or in any
other city in the world, we only live once, and every moment
merits being cherished as a precious gift.
Text
by Daniele Balice
D.B.
is an independent curator and critic. His work is mainly based
on the interdisciplinarity of his interests: his activity
as writer stretches over several different domains and analyses
transversally music, fashion, architecture, being all these
languages fundamental for the comprehension of the contemporary.
He worked with Flash art, Zingmagazine, Soma and Vogue Italia
besides he was editor for Intervista.
Ryan
McGinley will be at the show’s opening Tuesday Sept 24th,
2002 and will also be available by appointment from Sept 22
to 27 for press conferences.
Show
runs: September 24th, October 26th 2002.
Gallery
Hours: Wednesday through Saturday, 3:00 – 7:00 PM.
Previous
solo exhbitions premieres: ANNIKA LARSSON, may 1999 - LAETITIA
BENAT, june 1999 - GINA TORNATORE, november 1999 - GIASCO
BERTOLI, february 2000 BRUCE LABRUCE, september 2000 - JEMIMA
& DOLLY BROWN, november 2000 - PIETER SCHOOLWERTH, february
2001 - ANTHONY GOICOLEA, april 2001 - IKE’ UDE’, september
2001 - TIM DOUD, november 2001 - BRIAN CYRIL GRIFFITHS, february
2002 - PIETER SCHOOLWERTH, may 2002.
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