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COMUNICATO STAMPA

PRESS RELEASE

:

Inaugurazione della mostra: mercoledì 18 aprile 2001 dalle ore 18.30

In anteprima per l’Italia, MC Magma propone la personale di Anthony Goicolea.

L’artista vive e lavora a New York.

Anthony Goicolea presenta un’inedita installazione fotografica, realizzata per MC Magma su grandi formati.



Ricordate quando ad un certo punto della vostra vita la voce ha iniziato a cambiare? Il vostro corpo a trasformarsi? I vostri giochi diventare più ambigui? Rappresentandosi più volte nella stessa immagine, Anthony Goicolea, con il supporto di nuove tecnologie, ripercorre questo passaggio dall’infanzia all’adolescenza, attraverso la composizione di autoritratti ossessivi che raccontano le avventure di un dispettoso uomo-bambino, impegnato nelle più disparate birichinate. A differenza di certa produzione fotografica precedente, egli non ritrae l’adolescenza attraverso le figure di giovani emaciati con problemi esistenziali. Anthony Goicolea nelle sue foto è un sanissimo ed energico ragazzino impegnato a toccare, accarezzare, sputare, mangiare, bere, giocare, costruire e distruggere, in una scenografia a volte surreale, a metà tra un sogno e un ricordo d’infanzia. Non lasciatevi ingannare, però, da certe dolci sfumature, perché scoprirete che l’amorfa sensualità di questo bambino vi attirerà. Un senso di colpa vi pervaderà, e al desiderio seguirà l’imbarazzo e il disagio di aver provato un impulso socialmente considerato “sbagliato”, “scorretto”. Al di là della sottile sensualità delle azioni di questo bambino, la loro primordiale e gratuita crudeltà (come strapazzare un povero cucciolo) fanno anche dubitare dell’innocenza dell'infanzia, comunemente considerata pura e incontaminata. Tutto è incredibilmente messo in scena e le referenze sono tantissime, da Jeff Koons al film Harold e Maude, da Goya a Sam Taylor Wood, e in un disordine apparentemente casuale, cadrete nella trappola che l’artista vi ha teso. Vittima lui stesso del proprio narcisismo e della virilità embrionale del proprio aspetto fisico, Anthony Goicolea mischia deliberatamente frammenti della propria memoria con situazioni comuni; l’ossessiva clonazione del proprio personaggio sembra essere una parodia del culto del corpo, del progresso genetico e dell’inquietante futuro che ci aspetta. Il tutto viene presentato con colori zuccherosi, luci sexy, e patinate nuances, come se si trattasse di una pubblicità di un misterioso, ambiguo giocattolo.

Testo di Daniele Balice



L'artista sarà presente all'inaugurazione, oltre che su appuntamento, sarà disponibile dal 14 al 20 aprile per incontri con la stampa.

Durata dell'evento, dal 18 aprile al 9 giugno 2001. Orari di galleria dal mercoledì al sabato, dalle 15.00 alle 18.30 .

 

Opening: Wednesday April 18, 2001 at 6:30 PM

An Italian premiere, MC Magma presents a solo exhibition of works by Anthony Goicolea.

The artist lives and works in New York.

Anthony Goicolea presents the first show of a photographic installation created on a large-scale format for MC Magma.


Do you remember when, at some point in your life, your voice began to change? Your body to transform itself? The games you played became more ambiguous? By representing himself several times within the same image, Anthony Goicolea uses new technologies to retrace the passage from childhood to adolescence through the composition of obsessive self-portraits which narrate the adventures of a mischievous man-child who engages in the most incongruous pranks. In contrast with some of his previous photographs, in this case the artist does not portray adolescence through figures of emaciated youths in the throes of an existential crisis. In these photographs, the artist is a healthy, vibrant youth who engages in the acts of touching, caressing, spitting, eating, drinking, playing, creating, and destroying, all within a sometimes surrealistic setting which is halfway between a dream and a childhood memory. Don’t let yourselves be fooled, however, by some of the sweet nuances in this work, since you’ll soon discover that you’re attracted by the amorphous sensuality of the child it depicts. You’ll thus experience a sudden sense of guilt, and desire will be followed by embarrassment and an uneasy awareness of having felt an impulse which is considered socially “unacceptable” and “wrong.” Besides the subtle sensuality of this child’s actions, their primitive and gratuitous cruelty (such as when he harasses a poor puppy), also instill doubts in the viewer regarding the innocence of childhood, commonly thought to be pure and untainted. Everything is incredibly exposed, and there are countless allusions, including ones to Jeff Koons, Harold and Maude, Goya, and Sam Taylor Wood, in an apparently casual disorder which will lure you to fall into the trap the artist has set for you. Himself a victim of his own narcissism and of the embryonic manhood of his own physical appearance, Anthony Goicolea deliberately mixes the fragments of his own memories with common contemporary concerns; the obsessive cloning of his own persona thus seems to constitute a parody of the modern cult of the body, of progress in genetics, and of the unsettling future that awaits us. All of this is expressed through the use of candy colors, sexy lighting, and slick nuances, as if it were an ad for a mysterious, ambiguous toy.

Text by Daniele Balice



The artist will be at the show’s opening, and will also be available by appointment and from April 14-20 for press conferences.

Show runs: 18 April – 9 June, 2001. Gallery Hours: Wednesday through Saturday, 3:00 – 6.30 PM.

 

 

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